mercoledì 15 luglio 2009
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Guardate questo video.
@piratirugby grazie a voi..è stato un vero piacere!! In bocca al lupo e forza #pirati 😉😉a presto
— Giamba Venditti (@giambavenditti) September 11, 2013
Era il primo novembre del 1823. Un tipico pomeriggio invernale nella cittadina di Rugby, nel Warwickshire. Il cielo era grigio, la luce fioca e i ragazzi del esclusivo College della città erano pronti a darsi battaglia in una delle tante sfide interclasse di Big Side (così chiamavano il calcio in questa zona). Un ragazzo di 16 anni restava in disparte. Il suo nome era William Webb Ellis ed egli, orfano di padre e di famiglia umile, non digeriva per niente le imposizioni, e i soprusi di quei ragazzi arroganti appartenenti alle famiglie più facoltose, briosi e pieni di sè, con le loro regole fatte su misura. William, perso nei suoi pensieri, si trovò improvvisamente contro quell’ammasso di cuoio informe (la palla da gioco). Una luce, un lampo negli occhi. Un lampo di sfida “Chissenefrega!”, pensò William. Afferrò la palla e corse senza mai voltarsi, il pallone sempre stretto al petto, finché non arrivò sulla linea di marcatura. Lì depositò finalmente la palla a terra tra lo stupore ed il risentimento generale. Così nacque il Rugby. Questa, in linea di massima, è la storia della nascita del Rugby. Una favola bella, fatta di libertà e ribellione alle discriminazioni. Ancora oggi, nel College di Rugby troneggia la statua di Ellis, con una lastra commemorativa che recita “Questa statua ricorda William Webb Ellis che, ribellandosi alle regole del calcio giocato a quel tempo, ebbe per primo il coraggio di prendere la palla fra le braccia e correre verso la porta, creando la prima azione di meta, caratteristica del rugby. a.d. 1823”.
Festa Pirati Giugno 09 from Pirati Rugby on Vimeo.
3 commenti:
"L'Isola dei Pirati".
"Al termine della stagione agonistica, il nero vascello dei Piraty Rugby non è all' àncora; il Pirata Barbagrigia, in veste di ufficiale reclutatore, sta navigando per i porti degli oratori della Filibusta in cerca di nuovi pirati per la stagione 2009/10. Dopo quello di Villa d'Adda, Bellusco e Bernareggio in primavera, quest'estate il suo galeone è tornato nell' Isola bergamasca e nella Brianza monzese, toccando gli oratori di Bottanuco, Calusco, Carvico, Solza e Arcore, Carnate, Roncello, Ronco Briantino. A tutti promette tesori favolosi, da conquistare sui campi di rugby della Lombardia; molti bambini e ragazzi dai 5 ai 16 anni si sono lasciati attrarre dalle sue lusinghe e stanno seguendo i suoi corsi di mini-rugby negli oratori. Tutti speriamo di rivederli nei sabati 5 e 12 settembre, sul campo del CTL3 a Bernareggio, quando i Pirati Rugby terranno i loro open day per far provare gratuitamente a chi vorrà scoprire questo sport in una vera squadra. Con il nuovo regolamento, la Federazione Italiana Rugby ha stabilito che da settembre le categorie "propaganda" saranno: u-6, u-8, u-10, u-12, u-14 e u-16; le squadre dei Pirati stanno rafforzando la ciurma per raccogliere ogni nuova sfida, perchè come dice il loro motto: I Pirati non hanno paura. Sbirciando nel suo diario di bordo, abbiamo scoperto che Barbagrigia ha ringraziato rapidamente tutti i parroci, gli animatori ed i genitori degli oratori che hanno permesso questa bellissima estate di scorrerie e di sport, poi da vero pirata, ha girato il timone verso nuove fantastiche ovali avventure."
evviva barbagrigia...
mi fa piacere vedere che l'estate ha fatto soffiare del vento sulle vele del galeone/vascello pirata...
Avanti così!
Emanuele
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