Stagione 2010/2011
Ringraziamo Ac. Cisanese della visita, vi aspettiamo ancora!
Guardate questo video.
@piratirugby grazie a voi..è stato un vero piacere!! In bocca al lupo e forza #pirati 😉😉a presto
— Giamba Venditti (@giambavenditti) September 11, 2013
Era il primo novembre del 1823. Un tipico pomeriggio invernale nella cittadina di Rugby, nel Warwickshire. Il cielo era grigio, la luce fioca e i ragazzi del esclusivo College della città erano pronti a darsi battaglia in una delle tante sfide interclasse di Big Side (così chiamavano il calcio in questa zona). Un ragazzo di 16 anni restava in disparte. Il suo nome era William Webb Ellis ed egli, orfano di padre e di famiglia umile, non digeriva per niente le imposizioni, e i soprusi di quei ragazzi arroganti appartenenti alle famiglie più facoltose, briosi e pieni di sè, con le loro regole fatte su misura. William, perso nei suoi pensieri, si trovò improvvisamente contro quell’ammasso di cuoio informe (la palla da gioco). Una luce, un lampo negli occhi. Un lampo di sfida “Chissenefrega!”, pensò William. Afferrò la palla e corse senza mai voltarsi, il pallone sempre stretto al petto, finché non arrivò sulla linea di marcatura. Lì depositò finalmente la palla a terra tra lo stupore ed il risentimento generale. Così nacque il Rugby. Questa, in linea di massima, è la storia della nascita del Rugby. Una favola bella, fatta di libertà e ribellione alle discriminazioni. Ancora oggi, nel College di Rugby troneggia la statua di Ellis, con una lastra commemorativa che recita “Questa statua ricorda William Webb Ellis che, ribellandosi alle regole del calcio giocato a quel tempo, ebbe per primo il coraggio di prendere la palla fra le braccia e correre verso la porta, creando la prima azione di meta, caratteristica del rugby. a.d. 1823”.
Festa Pirati Giugno 09 from Pirati Rugby on Vimeo.
1 commento:
QUESTA E' LA VITA DEI PIRATI.
Sulla nave il lavoro per l'equipaggio non manca mai.
Le regole che la ciurma dove rispettare sono poche ma molto dure.
Tra queste:
-Ognuno ha il diritto di voto, a provviste fresche e alla razione di liquore
-Nessuno deve giocare a carte o a dadi per denaro
-I lumini delle candele devono essere spenti alle otto
-Tutti devono tenere sempre le proprie armi pronte e pulite
-Ognuno deve lavare la propria biancheria
-Chi diserta in battaglia viene punito con la morte o con l'abbandono in mare aperto
I pirati prendono le loro decisioni in maniera collettiva. Il bottino viene diviso in quote uguali assegnando in certi casi due quote al capitano e una e mezzo al nostromo
Pirata Gambadilegno
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