"Nella vita non puoi mica chiedere la moviola".
domenica 5 aprile 2009
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Guardate questo video.
@piratirugby grazie a voi..è stato un vero piacere!! In bocca al lupo e forza #pirati 😉😉a presto
— Giamba Venditti (@giambavenditti) September 11, 2013
Era il primo novembre del 1823. Un tipico pomeriggio invernale nella cittadina di Rugby, nel Warwickshire. Il cielo era grigio, la luce fioca e i ragazzi del esclusivo College della città erano pronti a darsi battaglia in una delle tante sfide interclasse di Big Side (così chiamavano il calcio in questa zona). Un ragazzo di 16 anni restava in disparte. Il suo nome era William Webb Ellis ed egli, orfano di padre e di famiglia umile, non digeriva per niente le imposizioni, e i soprusi di quei ragazzi arroganti appartenenti alle famiglie più facoltose, briosi e pieni di sè, con le loro regole fatte su misura. William, perso nei suoi pensieri, si trovò improvvisamente contro quell’ammasso di cuoio informe (la palla da gioco). Una luce, un lampo negli occhi. Un lampo di sfida “Chissenefrega!”, pensò William. Afferrò la palla e corse senza mai voltarsi, il pallone sempre stretto al petto, finché non arrivò sulla linea di marcatura. Lì depositò finalmente la palla a terra tra lo stupore ed il risentimento generale. Così nacque il Rugby. Questa, in linea di massima, è la storia della nascita del Rugby. Una favola bella, fatta di libertà e ribellione alle discriminazioni. Ancora oggi, nel College di Rugby troneggia la statua di Ellis, con una lastra commemorativa che recita “Questa statua ricorda William Webb Ellis che, ribellandosi alle regole del calcio giocato a quel tempo, ebbe per primo il coraggio di prendere la palla fra le braccia e correre verso la porta, creando la prima azione di meta, caratteristica del rugby. a.d. 1823”.
Festa Pirati Giugno 09 from Pirati Rugby on Vimeo.
3 commenti:
DIARIO D'IRLANDA
Giovedì sole!!! Visita alla città.. oppure a nord a vedere le foche. Serata a far tardi in ostello giochi e occhi neri. Venerdì arrivo di tutto il gruppo e spruzzata di pioggia. Siamo in Irlanda!!! Caffè al coperto e brifing alla ciurma. Poi cena in giro per Dublino. Serata a letto quasi presto. Sogni e desideri per la grande giornata di sabato. Il cuore Pirata batte forte.
Sveglia presto colazione con pane e the.. Poi in strada ad aspettare il pulman. Passaggi e schemi tra le vie di Dublino. All'arrivo tutti ai posti assegnati, Mira la nostra hostess conta i passeggeri. Le nuvole si spostano e il sole si affaccia sereno. Curve, prati verdi, pecore, mucche e ruscelli. Case con porte colorate sulla strada. Dopo qualche ora e tanti campi da rugby sul tragitto arriviamo a Waterford. I campi sono pochi km fuori e quando vediamo 2 ragazzi con le maglie da rugby che ci salutano, sorridiamo. Tanti ragazzi ci guardano come se fossimo marziani... in effetti dei Pirati nella terra del Munster non capitava tutti i giorni. Scendiamo e Nik del Waterpark rc ci accoglie. I ragazzi negli spogliatoi e i genitori alla club house.
I ragazzi si cambiamo e il sole si mette comodo a guardare i ragazzi giocare.
Avanti Pirati, fatevi rispettare e non abbiate paura! Valerio
VALIGE PIENE
Dopo i bagagli e una breve uscita verso l'ultimo pub. Le valigie non si chiudono.. molte le cose da mettere dentro. Tanti sorrisi, molte le Guinnes, le partite dei ragazzi, le corse verso la meta, i placcaggi da mozzare il fiato. Il ritmo degli irlandesi (e degli Inglesi). Le foto e le strette di mano. Le maglie che ci hanno chiesto di scambiare alla fine. L'all black del Munster ospite tra i ragazzi. Barbagrigia per il campo di Waterpark!!! La partita dei genitori con gli inglesi!!! Il tifo dei genitori e la generosità di tutti. La bandana sulla testa della padrona del Pub mentre ci salutava e le scarpe di Don dimenticate sul campo...
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